Un commento al sondaggio, quello serio, è doveroso. Il nostro campione è di 11 persone, tra questi presumo ci siano anche dei veneziani. Il risultato è in bilico; 5 votanti credono se non nell'assassinio preterintenzionale dello sport mestrino, almeno nell'omicidio colposo. Quattro ritengono si sia trattato di morte naturale, 2 non la ritengono una questione dirimente.
A me sembra piuttosto evidente che, fatalità, laddove c'era da scegliere tra Venezia e Mestre, la prima è sopravissuta, la seconda è perita. La questione non si pone nel rugby (mi pare che le due realtà abbiano convissuto per poco tempo) o per la pallanuoto, ma per le principali discipline sportive, quelle che portano immagine, propaganda, voti, consenso (escludo quindi l'atletica, il nuoto, la scherma, la boxe ecc...). Parliamo in sostanza di calcio e di basket e, aggiungerei, di pallavolo che ha vissuto la grande epopea degli anni '80 e primi anni '90 con il Volley Mestre, poi scomparso.
Non dico che a tavolino sia stato deciso di uccidere lo sport mestrino, dico che quando si è presentata l'occasione di tendere una mano per issare a bordo due naufraghi, la scelta è ricaduta sempre sul naufrago veneziano, lasciando in balia delle onde il mestrino. Questo ha fatto la politica. Che poi lo abbia fatto male, mobilitando scarse risorse e richiamando personaggi con il punto di domanda che hanno più male che bene è un altro discorso.
Prima o poi bisognerà fare i conti con questa visione...