Come Testo Sacro preferisco

mercoledì 28 gennaio 2009

Contro il camomil-giornalismo reyerino

Le passioni di una città trovano generalmente eco sulla stampa che le registra, le amplifica e le fa diventare notizia attraverso un processo di identificazione/dissociazione.
Credo si possa affermare senza paura di essere smentiti che la nostra stampa locale sia molto propensa a portare la voce (rassicurante) della Società.
Fare giornalismo nello sport, si sa, non è come fare il commentatore della politica estera o il cronista della nera. I giornalisti sportivi sono tifosi, sanguigni, partigiani e innamorati e gelosi. Soprattutto in uno sport come la pallacanestro, dove i numeri sono tanti ed hanno di per sè grandissima eloquenza, fare i semplici cronisti non serve proprio a nulla.
Invece leggiamo buone cronache prive di trasporto emotivo però, leggiamo interviste a Causin/Bizzozi/Bougaieff/George in cui vengono dette sempre le stesse cose, intuiamo sempre l'intento di dare ragione alla Società (che è quella che detiene i meriti per il fatto che siamo dove siamo, nessuno lo nega).
Non ho ricordo di una carta stampata che abbia ripreso dalle colonne della Nuova o del Gazzettino il grande malumore nei confronti di Dalmasson. Su Bonora e su George i nostri commentatori sportivi dovrebbero dare un giudizio da tifosi innamorati oltre che da tecnici del catasto. Senza offedere o ledere la dignità dei professionisti che scendono sul parquet si dovrebbero comunque esporre. Ci dovrebbero dire che Bonora a noi non serve a nulla, che di George non sentiremo la mancanza, che la formula degli abbonamenti è stata una cappella, che di adottare un tifoso non ce ne frega niente, che quel cacchio di 5° fallo di Alberti a Brindisi non c'era (o c'era?).
Mi pare invece che stiano riflettendo in tutto e per tutto lo stile societario, quello che dice bravi i giocatori che si impegnano, grazie al pubblico che ci sostiene, l'importante è vincere tra le mura amiche, stiamo lavorando per la REYER del futuro...
Insomma, il giornalista sportivo deve anche incazzarsi ogni tanto e trasmettere dalla pagina dello sport gioia quando si vince, stima quando si perde bene, ma anche DELUSIONE quando si rischia di buttare via un campionato giacché, a fine campionato dire : "Ahi ahi ahi se fosse andata bene quella partita a Brindisi o il canestro sulla sirena di Carrizo (neanche a farlo apposta) con Varese...", xe boni tutti.
Federico

lunedì 26 gennaio 2009

Newbasket Brindisi - REYER Venezia 86 - 84 d.t.s.

Nel giorno del 22° anniversario dei 70 punti di Dražen Dalipagić nella partita vinta dalla Giomo Venezia contro la Dietor Bologna nel 1987 (107-102) la REYER è stata chiamata ad un ben più misero appuntamento con la storia dello sport.
Partita giocata quasi sempre punto su punto, giochiamo tutto sommato benino, un Carrizo sorprendente va ben al di là della sua utile incoscienza e un George francamente ininfluente sembra ancora con la testa in tribuna.
Decisivo il tecnico alla panchina di Brindisi per farci rientrare in partita da un possibile -10 e decisiva la nostra scarsa determinazione sul +8, massimo vantaggio REYER nel 4°/4° che poteva dare la decisiva mazzata ai brindisini.
Arbitri e tavolo hanno dato il loro piccolo/grande contributo.
Una cosa mi è rimasta sul gozzo però...avrei tenuto dentro Causin, non lo avrei tolto se non per farlo rifiatare. Aveva dimostrato di sentire molto la partita che probabilmente evocava in lui i bei ricordi della passata stagione [finale melodrammatico] quelli che, come quel 25 gennaio di 22 anni fa, non torneranno mai più.
Federico

giovedì 22 gennaio 2009

Si, va bén, sémo un bel pubblico però...

... 'i ne 'assa fòra! Senza il nostro fondamentale (e corretto) sostegno sarebbe molto più difficile trovare la giusta grinta e motivazione però... 'i ne 'assa fòra...
Niente di drammatico per carità, non vorremmo neanche passare per dei pettoloni, però per una volta che giocano con una squadra della massima serie che potremmo anche battere, visto che la Snaidero Udine è ultima, non ci fanno entrare.
Poi la giustificazione è bella sarà occasione per testare diverse possibili soluzioni e per questo la società ha deciso che l’amichevole si giocherà rigorosamente a porte chiuse si legge sul Gazzettino (che copia quasi integralmente il comunicato della Reyer). Magie*, alchimie? Bonora centro e Bougaieff play? Cosa staranno mai escogitando? Temono che venga svelata la vera identità di EuLeo Dalmasson? O hanno paura che vengano delle spie da Brindisi mascherando l'accento "Fozza Reyer! Mimmoggari chebbén cheggiòga 'shta shquadra! Fozza Càusin! Dai, giò, ghezborro, fazzémo el Poppe!"
Vabbé dai, legittimo, però per una piazza assetata di basket com'è Venezia oggi anche questo appuntamento poteva aiutare a creare clima ed entusiasmo.
Federico
* a proposito di Maggia? Chiaroveggenza? o forse... guardatevi questo mitico sketch del Mago Oronzo http://it.youtube.com/watch?v=mYOhkul15lI

mercoledì 21 gennaio 2009

L'Umana società più disciplinata al termine del girone d'andata.

Dal sito ufficiale della Legadue:
"20/01/2009 18:34 - L'Umana Venezia è la società più virtuosa del campionato di Legadue al termine del girone d'andata. La società del presidente Brugnaro, infatti, non ha avuto nessuna sanzione di nessun genere, dimostrando grandissima correttezza in campo e sugli spalti, durante le prime 15 giornate di campionato. Altra società senza sanzioni al termine del girone d'andata è L'Edimes Pavia, che però ha avuto due ammonizioni ufficiali da parte degli arbitri. Al terzo posto la Prima Veroli con 333 Euro di multa e una ammonizione. Ricordiamo che la classifica della Coppa Disciplina tiene conto di tutte le sanzioni, multe, squalifiche comminate alle squadre durante il campionato. "

lunedì 19 gennaio 2009

REYER Venezia - Pallacanestro Reggiana 74 - 63. Pallacanestro o teatro sperimentale?

Dolore? Disgusto? Rassegnazione? Maravegia? Emozioni. Quando è nato, il teatro sperimentale aveva lo scopo di suscitare emozioni nello spettatore. Non era raro uscire da un teatro degli anni '60 e commentare: "che noia!" o addirittura: "che schifo!" Beh, non sempre era un evento spiacevole, spesso era voluto, era proprio l'obiettivo del regista (di quelli meno paraculo) che intendeva mettere in scena un'opera con l'intento di far provare emozioni forti, e soprattutto le emozioni che voleva lui, al pubblico.
Ieri al Taliercio mi sono sentito parte di una ben orchestrata pièce teatrale. Ho attinto a tutta la mia riserva personale di emozioni. Dallo stupore per l'inizio-bomba ad un abisso di smarrimento, dalla pietà per quelle 5 anime del purgatorio che vagavano disperate per il parquet alla rabbia per la banalità di alcuni errori imperdonabili a dei professionisti maturi, dall'incertezza della rimonta all'euforia per la vittoria.
Insomma alla fine devo dire che il regista è stato molto abile, mi ha tenuto in pugno, ha dominato le mie emozioni e poi mi ha magnanimamente concesso la gioia della vittoria.
Ieri sera sono stato a teatro. La Reyer? Non so, aspetta che guardo sul televideo...
Federico

venerdì 16 gennaio 2009

Chi sa gestire un testacoda?

Pallacanestro Reggio Emilia - REYER Venezia, praticamente un testacoda. Per reagire ad un testacoda, si sa, bisogna controsterzare e cioè riallineare le ruote nel senso di marcia per contrastare la derapata.
Vietato sbandare, vietato pasticciare, vietato distrarsi, quindi. Servono concentrazione e disciplina, per tutti i quaranta minuti di gioco, in attacco ed in difesa. Certo, sappiamo tutti che rimanere concentrati per 40 minuti sul parquet non è facile, no semo miga in biblioteca, ma dobbiamo fare così.
La qualità di certo non manca, l'allenatore è buono, il pubblico c'è. Basta scendere in campo concentrati, determinati e marciare uniti nella medesima direzione. La vittoria.
Federico

lunedì 12 gennaio 2009

REYER Venezia - Dinamo Sassari 70 - 69. Mah...

Vista la prestazione dei nostri beniamini la tentazione di continuare a scrivere sui blockers sarebbe forte, però i nostri cuori si inteneriscono almeno di fronte alla vittoria. Ottenuta con una sferzata di orgoglio nella quarta frazione (quella in cui Janicenoks è stato lasciato libero di spendere il suo talento) questa vittoria ci dà morale e un goccio di autostima in più.
Carrizo (tenuto nella squadra più che altro perché testimonial della marca di abbigliamento della REYER) ieri ha dimostrato per lo meno di essere un uomo coraggioso. Quei due passi indietro palleggiando a 15 secondi dalla fine facendo capire che si sarebbe preso lui la responsabilità dell'ultimo tiro hanno detto molto sul carattere dell'uomo e del giocatore. Quel canestro da tre punti, tentato in faccia alla sorte abbastanza spietata con lui fino ad allora, fa di lui il match winner della serata. Spazio ai vostri commenti...
Federico

venerdì 9 gennaio 2009

Tempesta di infortuni per il REYER Block Ciaspa Team

Aspettando i sardi, prossimi avversari del sodalizio sportivo veneziano, allentiamo la tensione con una notizia assolutamente superflua.
Si allunga la lista degli infortunati del REYER Block Ciaspa Team. Ad oggi quattro blockers sui cinque del roster titolare sono alle prese con imprevedibili e fastidiosi malanni. Rientra da due settimane di forzato riposo El Calxa, colpito da stimmate esplosive che hanno sfigurato i piedoni dell'ala veneziana. Buon match per lui, molta grinta, molti rimbalzi, mano vellutata.
Guai invece per il play americano Heroes, infortunatosi ad una spalla sulle piste del Comelico mentre cercava di evitare lo scontro con un imprudente ragazzino. Il gesto eroico non gli è comunque valso a molto dal momento che la società ha annunciato che gli comminerà una sanzione pecuniaria di 1000 Euro per aver messo a rischio la sua integrità fisica senza autorizzazione.
Brutta avventura anche per la guardia paraguaiana Enrique Volvovitz, nuovamente vittima di un infortunio alla caviglia sinistra. Dopo un buon inizio di partita durante il Basket Thursday Evening Show, che vedeva i blockers opposti ad una selezione della bassa trevigiana, il Toro di Asuncion si è schiantato in post basso contro il muro avversario. Caviglia sinistra KO (delle dimensioni di un mapo, racconteranno poi i compagni) e tre settimane di tribuna per lui.
Infine il pivot di Mazzocco, Ciaspo, portando una difesa aggressiva sull'ala avversaria, pianta il piede destro in un getto di cemento e teletrasporta il resto del corpo altrove. Risultato? Infiammazione al tendine femorale posteriore ed 1 mese di stop da trascorrere in compagnia di quintali di argilla verde.
Inizio di anno molto duro per i blockers.
Federico

mercoledì 7 gennaio 2009

PalaUmana, PalaREYER schivando la Disney e sgasando l'Heineken

Dalla Nuova Venezia di oggi si apprende che il Quadrante Tessera non prevede il palazzetto dello sport. Questo si evince non tanto dalla mancanza della dicitura palazzetto dello sport nell'area limitrofa al nuovo stadio (è in previsione un'arena sportiva/area spettacoli) ma dalla mancanza di uno strumento finanziario appositamente predisposto.
Ci viene infatti detto che tutto il circo Quadrante Tessera con lottizzazioni e cemento annessi sono stati messi in piedi per rendere sostenibile la costruzione del nuovo stadio e del casinò. Per la costruzione del palazzetto bisognerebbe lasciare che i privati aumentassero la cubatura, immagino, almeno di un 50% cosa che porterebbe il cemento nell'area verde sul Dese. Impossibile. La morale della fiaba è che, quasi per certo, il comune NON costruirà il palazzetto con i nostri soldi.
Il che è in realtà...incoraggiante.
Sarà, se mai si farà, con tutta probabilità Brugnaro a metterci i dindini. Il Comune gli dà la terra (area spettacoli del Quadrante) e lui ci costruisce il PalaUmana. Perfetto. Più remota, come dicevo, l'ipotesi Brugnaro mette la terra (i Pili) ed il Comune costruisce il PalaREYER.
A mettere a rischio la prima e più percorribile soluzione, però, irrompono Birra e Paperoni. Sempre sulla Nuova di oggi si apprende che sull'area spettacoli sbavano come lupi affamati la Milano Concerti, che vuole costruire con la francese Zenith un'area per ospitare le prossime 1500 edizioni dell'Heineken Jammin' Festival, e la Disney che vorrebbe costruire una Disneyland in salsa lagunar-serenissima.
Ordine per cortesia! Quella della Disney sembra una paperinata, quella di Milano Concerti anche (non credo che vogliano trascorrere il resto della loro vita a Tessera) .
Quindi?
Io scommetterei sulla prima. Il palazzetto si farà nei prossimi 5/7 anni, sarà a latere dello stadio, si chiamerà PalaUmana e sarà costruito con i soldi di Brugnaro.
Di una cosa sono certo, noi che amiamo la Birra Moretti chiara/rossa/doppio malto non entreremmo mai in un PalaHeineken.
Federico

lunedì 5 gennaio 2009

Chi ben comincia è a metà dell'opera...

Un titolo così consente di preconizzare in molti modi il 2009 reyerino.
Potremmo interpretarlo alla lettera. Si, perché segni positivi ce ne sono. Jani dice che la pausa natalizia doveva consentire di studiare nuovi schemi di gioco. Giusto e vero, perché pare che così sia stato. Sembra che a Casale abbiano giocato benone, punto su punto, tanti rimbalzi, agonismo e voglia di giocare.
Potremmo interpretarlo in senso ironico. Già, inaugurare una serie positiva a fine anno e perdere la prima del 2009 non porta proprio bene...
Io voglio crederci. Sarà una lenta crescita, ma non sarà una riscossa come quella dello scorso campionato.
Dalla zuppa orogranata di dicembre, nella quale gli ingredienti erano tutti mescolati ed inditinguibili, alcuni ingredienti sono ora meglio riconoscibili:
- una guardia da 19 punti a partita, Janicenoks
- un vero centro, riferimento per l'attacco e totalizzatore di punti e rimablzi, Bougaieff
Siamo invece ancora alla ricerca di un play e mi sa che (tra infortuni dell'uno e dell'altro) ci faremo tutto l'anno con la triplice turnazione Bonora/Rombaldoni/Meini.
Per gli altri ruoli quello che abbiamo è sufficiente per finire l'anno in categoria.
Non credo che Bobo Prandin legga questo blog, tuttavia nessuno lo aveva dato in partenza nel nostro sondaggio. Ora si ritrova a Fidenza, meglio per lui in fin dei conti. In bocca al lupo e a presto.