Come Testo Sacro preferisco

mercoledì 29 aprile 2009

Addio per sempre al Basket Club MESTRE?

Vi siete mai chiesti come nasce una squadra? Tema banale? Forse, portate pazienza. Poco o nulla è nato a tavolino, in modo predeterminato. Il più delle volte un gruppo di amici (novizi, reduci da infelici avventure sportive, sbandati di società fallite, cacciati da altre squadre, avventurieri...) raggruppa alcuni conoscenti, poi trovano uno sponsor ed un allenatore e fanno nascere la Boiatitaossi Rugby Club (per esempio).
Ci possono essere differenze nel livello di posizionamento iniziale chiaramente, cioé un conto è che ci troviamo mi, El Calxa, Eros, Enrico ed Erino con sponsor Minto Pneus e un contro è che si trovino Dalipagic, Vitucci, il figlio di Dan Peterson, una ex stella NBA e Dino Meneghin sponsorizzati dalla Apple, ma il concetto è lo stesso. Ed è questo. Le squadre nascono per giocare. Piano piano alcune si caratterizzano perché giocano in un certo modo e per quello che rappresentano (città, quartiere, santo patrono, eroe, concetto astratto, benemerito scomparso ecc.) . Si creano relazioni con i genitori, i parenti e gli amici, i sostenitori. Se le cose vanno bene s'interessano anche il sindaco e l'assessore allo sport, magari compare un gruppo di tifosi...insomma la presenza della squadra in città o nel quartiere comincia ad essere nota ai più e molti soffrono o gioiscono a seconda che la squadra vinca o perda.
Se questa realtà scompare è una perdita per tutti. Nel nostro caso è scomparsa una grande realtà sportiva oltre che cestistica ed è scomparsa prima dalla massima serie, poi anche dalle serie minori ed infine, con la consegna dei cimeli, anche dalla memoria.
Non so se in futuro qualcuno si muoverà per rifondare una pallacanestro mestrina e non so, se ciò avverrà, se sarà per motivi sportivi o per motivi "politici". Con il calcio si è provato a rifondare il Mestre dopo la fusione e, sfiorata la promozione in C1 contro la Triestina, tutto si è dissolto amaramente. Ma il gonfalone del calcio mestrino ha trovato nuovi alfieri in due squadre in eccellenza (Mestre e Mestrina) ed una in promozione (Edo Mestre). Chissà se per la pallacanestro sarà la stessa cosa. Una cosa non trovo giusta: consegnare i propri premi ad un'altra squadra non ha senso. Il Basket Club MESTRE rimarrà sempre altro dalla REYER Venezia.
Federico \+/

martedì 28 aprile 2009

All's well that ends well!

Dan Peterson direbbe senz'altro così (certo, dopo aver elogiato grande cuore di REYER ) ed in fin dei conti non gli si potrebbe dare nemmeno torto.
Del resto se fossimo arrivati ai play off sarebbe stato un premio troppo grande alla luce della pressoché totale mancanza di stabilità psico-fisica di questa squadra.
Archiviamo questa stagione quindi e pensiamo al futuro che nella mia lingua si scrive futuro ma si legge Janicenoks.
Questo è il periodo più bello dell'anno per dare sfogo ai propri desideri. Possiamo costruire la REYER che vorremmo, come la vorremmo.
Speriamo che chi caccia la grana però si ricordi di una cosa: a Frankenstein ti pol métarghe £a tera in volto, schissarghe i punti neri, slongarghe i cavei, farghe e dresse, netarghe i pìe, farghe ordine in boca, improfumarghe i scagi...ma sempre mostro resta...a word to the wise is enough (direbbe Dan Peterson).