Come Testo Sacro preferisco

mercoledì 23 dicembre 2009

La scelta del presidente

Quella del presidente è una mossa che credo nessuno di noi abbia accolto con favore. Tuttavia il tentativo almeno di comprendere le ragioni di questa decisione va fatto. Credo innanzitutto che l'aspetto economico abbia il suo peso. Tornare sul mercato, non per cercare una guardia di riserva o un III play, ma con l'obiettivo di ridare qualità a questa squadra significa comprare almeno due ottimi giocatori (senza poter contare su grandi entrate viste le pessime quotazioni che si sono fatti i vari Garris, Davis, Janicenoks ecc...) e non credo che tutto ciò sia gradito dal presidente.
Sono però convinto che il ragionamento del presidente sia un altro: è TUTTA la squadra ad aver smarrito la strada, allenatore compreso. E la crisi dev'essere talmente profonda ed operante in ogni singolo giocatore da far pensare che una scossa (taglio di due o tre giocatori o cambio dell'allenatore o che so io...) non sarebbe sufficiente a ridare lo slancio giusto all'ambiente.
Ci vuole insomma un percorso di rimotivazione di tutto l'organico con una conseguente ricalibrazione degli obiettivi stagionali che a questo punto non possono che andare dalla salvezza (min.) all'entrata nei play off con uscita dignitosa (max).
La mia personale perplessità però è la seguente. Nel basket come in tutti gli sport l'aspetto motivazionale conta al pari di quello atletico e tecnico. Però, mentre l'aspetto atletico e quello tecnico si danno per acquisiti e stabilizzati in un giocatore maturo (per es. Janicenoks in allenamento a Riga o a Venezia fa sempre il suo 34% da tre, no?), l'aspetto motivazionale è un mix complesso di fattori. Dipende dalle ambizioni personali del giocatore, dalle ambizioni della società, dalle pressioni del coach, dal pubblico, dalla stampa ecc..L'elemento che aiuta il giocatore a mettere ordine in questo complesso di fattori è il coach.
Nel nostro caso il coach però è tra coloro che hanno perso la tramontana. Qui è l'errore. Affidare l'onere di far ordine ad uno che è evidentemente il più smarrito tra gli smarriti. Non credo di essere cattivo se ricordo che si è costruito la squadra congeniale al suo gioco e che di gioco non se n'è mai visto.
La fenomenale nazionale di pallavolo di Velasco aveva un grandissimo palleggiatore, lo ricorderete, Toffoli. Quando un attaccante sbagliava, Toffoli gli ridava immediatamente la palla. Tutti lo sapevano, l'attaccante, il muro e la difesa avversaria. Era uno stile di vita. Sbagli? Ok, ti do immediatamente la possibilità di rimediare chiedendoti uno sforzo in più, perché di là, dall'altra parte della rete, ti aspettano. Quindi tu devi essere più bravo, devi dare il meglio di te stesso per avere successo. Devi dimostrare di avere le palle.
Questo Natale segna il primo errore di Dell'Agnello. Brugnaro gli ha ridato palla, subito...vedremo se l'uomo ha le palle.

lunedì 21 dicembre 2009

Episodio XIII - C'è sempre speranza

La Compagnia era sfinita dallo sforzo, gli orchi ducali la tempestavano con tripli dardi da ogni posizione. Inutile resistere. Gli orchi avevano fatto breccia anche nel perimetro e il Palazzo era in balia delle sovrastanti forze nemiche. Gli ultimi difensori s'erano asserragliati nel Trombatorrione guidati dal re Dell'Agnello figlio Dell'Agnellone dei Reyerhan. Il re aveva dato l'ordine che tutti i reyerhirrim s'armassero per sostenere l'ultimo micidiale urto  degli orchi, anche i ragazzi più giovani. Seduto sugli scalini del Trombatorrione DiAragornMaria guardava i preparativi. Gli elfi-guardia del Reame degli Elfi-Guardia stringevano le corde dei loro archi, i Nani affilavano le loro asce, il più grande di tutti, Meoin figlio di Play e cugino di Rombaldoin, affilava la sua ascia bipenne sulla barbetta del giovane Mawelloim. Ma negli occhi di chi guerriero non era nato, il terrore di un tramonto senza una nuova alba s'insinuava nell'animo e irrigidiva le membra, congelava i cuori. Lo sguardo di DiAragornMaria si posò su di un giovane che brandiva una spada forgiata per mani di uomo maturo. Gli si avvicinò. - Come ti chiami, - gli chiese gentile?
-  Mi chiamo Ceron, figlio di Cerìn - rispose il giovane -  E' vero che non c'è più speranza, mio Signore?
DiAragornMaria prese la spada nelle sue mani, ne misurò il bilanciamento, la soppesò tenedola con la punta inclinata verso il terreno. Poi tagliò l'aria con due rapidi fendenti.
- E' una buona spada, Ceron figlio di Cerìn. Ti servirà bene -.
Poi, quando il giovane fu sul punto di allontanarsi, si accovacciò per guardarlo meglio negli occhi, gli pose una mano ferma sulla spalla destra e consegnò alla sua voce un messaggio che recava con sé l'alba del giorno seguente - c'è sempre speranza -...

Siamo meglio di Pannella...

Abbiamo organizzato più sondaggi noi in una settimana che Pannella referendum  in 50 anni di politica...semplicemente grandissimi!!! Un ringraziamento a tutti quelli che hanno reso possibile tutto ciò...al Saggio, alla Cicciona figa, all'Amica lurida, a Eva, alla hostess...non mi dilungo per non dimenticare nessuno...
Diamo ora conto delle scelte più premiate dai Blockers:
- alla domanda: Se dico Glorioso Vessillo Reyer Club pensi a: il 50% dei votanti ha risposto FUORI FUORI FUORI!!!!
- alla domanda Ciao sono Barbie Reyer, come mi vuoi? I Blockers si sono spaccati a metà, la prima ha risposto parlante ma con la voce di Rombaldoni, la seconda FUORI FUORI FUORI!!!!!!
- alla domanda Cosa regaliamo per Natale al presidente? ha vinto FUORI FUORI FUORI!!! con il 35% dei voti
- alla domanda Qual è secondo voi il coro perfetto per incitare la squadra? il 46% dei voti ha premiato FUORI FUORI FUORI!!!
- infine tutti concordi (100%) sull'ultima domanda.
Invito tutti a dimenticare la prestazione della squadra e a scivolare lentamente in un confortevole delirio...è molto semplice...cerchiamo di interpretare i risultati dei sondaggi. 

martedì 15 dicembre 2009

Salvate il soldato Reyer

C'è veramente un soldato Reyer da salvare? Vediamo un po' qual é l'ordine di battaglia della Reyer:
Brugnaro - Generale di Brigata (dare a questa Reyer lo status di Divisione o di Corpo d'Armata mi sembra eccessivo)
Casarin - Colonnello
Dell'Agnello - Tenente Colonnello
Billio - Maggiore
Causin - Capitano
Garris - Tenente
Davis, Janicenoks, Rombaldoni - Sottotenente
DGM, Meini - Maresciallo
Allegretti, Rinaldi - Caporale
Ceron - Soldato Scelto
Maxwell - Soldato
L'unico vero soldato sarebbe quindi Maxwell. E dovremmo salvare proprio lui? Stando al titolo del film...si. Nessuno, ahilui, se lo augura. Però è vero che è l'unico soldato: fa quello che gli viene detto senza lamentarsi, subisce le critiche che chiunque gli sputa addosso, si prende con dignità gli applausi che esplodono per pietà dai distinti spalti del Taliercio quando entra in campo. La storia ci insegna che noi italiani abbiamo sempre avuto ottimi soldati e pessimi ufficiali (dal sottotenente in sù nel nostro caso) e che a pagare sono sempre gli ottimi soldati, quasi mai i pessimi ufficiali. Penso che anche questo in caso lo Stato Maggiore non smentirà la tradizione e, come al solito, l'unico a pagare sarà il Soldato Maxwell. Anche se proprio ottimo soldato non è.

lunedì 14 dicembre 2009

Episiodio XII - La speranza

Devo ancora leggere le cronache della partita, ho visto le statistiche sul sito della lega e non mi sembra proprio malaccio. Però...tenere questa squadra così com'è credo voglia dire stratificarsi nei livelli medio bassi della classifica e affidarsi alla speranza di poter approfittare, nel corso dell'anno, di qualche grossa débacle delle dirette vicine di classifica e di un'insperata rinascita per intrufolarsi nei play off.
Non cambiare nulla, quindi, significa affidarsi alla speranza. E questo non è certo un atteggiamento tipico di un presidente come Brugnaro, che ha invece costruito la squadra con il concreto desiderio di primeggiare.

 


giovedì 10 dicembre 2009

Episodio XI - Bombardamento ed abbordaggio del Crabs

Diario di bordo della nave spaziale USS Reyer, data astrale 09.12.20009. Incrociamo nello spazio intergalattico della galassia di Lega, nel sistema Lega 2. Il primo ed il secondo turno non hanno registrato nessuna anomalia o evento di particolare rilievo. Giunti in prossimità dell'undicesimo pianeta i radar hanno segnalato la presenza dell'incrociatore stellare riminiano "Crabs" . Uno scan completo dei sistemi d'arma avversari ci ha rilevato la presenza di 33 siluri Myers e 17 testate Bennerman. La differenza di classe tra i due vascelli stellari ci ha imposto di eludere lo scontro diretto. Ho pertanto preferito ordinare manovre evasive, anche per testare le vere intenzioni riminiane. Il Crabs ha mosso immediatamente contro di noi eludendo le nostre manovre evasive. Ho quindi ordinato l'ingaggio diretto cercando di colpire il Crabs da lontano con i siluri, portando a bersaglio 11 colpi su 30. Il Crabs ha preferito ingaggiarci da vicino subendo i nostri siluri e contrattaccando dalla distanza ravvicinata con ben 22 colpi. La nostra difesa ha retto l'urto ed ha rilasciato 11 bordate dalle torri trinate per un totale di 33 colpi portati a segno. I nostri caccia classe Play comandati dal tenente Garris (solo lui 15 colpi a segno) hanno assestato il fendente definitivo al Crabs che pure aveva tentato di impiegare i pezzi migliori (Myers e Bennerman). Secondo le disposizioni dell'Alto Comando della Flotta Serenissima abbiamo abbordato il Crabs lanciando all'attacco due compagnie di fanti spaziali armati di DGM 6 guidati dal colonnello Rinaldi. Piegata la strenua resistenza ed ottenuto il controllo del vascello nemico abbiamo imbarcato l'equipaggio prigioniero avendo riguardo per gli ufficiali e abbiamo fatto esplodere il Crabs,del quale conservo la bandiera di guerra nella cassaforte. Il morale della truppa è alto, una vittoria contro un incrociatore infiamma i cuori. Ma il sistema Lega 2 è pieno di pericoli e non sarà facile portare l'equipaggio sano e salvo a casa. E' strano il destino, partimmo alla ricerca di gloria e di promozioni, ora sogniamo solo un approdo sicuro e non basterà certa una vittoria contro un vascello riminiano a restituire un senso eroico alla nostra missione.
Computer, chiudo.
Comandante Jean Claude Marie Michel Maxim De l'Agneau

martedì 1 dicembre 2009

Che succede a questa Reyer?

No no no...così non va, troppe le cose che non vanno...dall'allenatore al pubblico, dai giocatori alla classifica, dall'aria che si respira alle ambizioni che evaporano...chi ha la ricetta giusta?
Caricare...puntare...

venerdì 9 ottobre 2009

Rieccoci!

Ok, vedo che i blockers sono belli carichi e visto che da più parti sono stato sollecitato a rilanciare il blog eccoci qui...con veste grafica rinnovata, nuovi sponsor, molti ospiti di assoluto livello e nuove rubriche...seeeeeeehhh vabbé!
Sarà un anno entusiasmante, di ottima pallacanestro, giocata rapidamente, difesa forte, palle rubate (Janicenoks e Garris ci provano sistematicamente) e contropiedi brucianti. Con una squadra come la nostra più il ritmo è alto maggiori sono le opportunità di fiaccare l'avversario e, con il classico dentro fuori, scompaginare le linee di difesa e...boom! fuoco di linea delle serenissime batterie oro granata!
Buon campionato!

lunedì 27 luglio 2009

Viva le glorie del nostro...delfìn (!?!)

I delfini sono dei mammiferi molto simpatici e affettuosi ma sono anche dei cacciatori implacabili. Una delle tecniche più spietate che utilizzano per procacciarsi il cibo consiste nel portarsi al di sotto di un bel banco di pesci e quindi salire verso l'alto spingendo le prede verso la superficie. Così facendo impediscono ai pesci di scappare verso l'alto. Quindi, circondano il banco e dal perimetro e affondano il colpo, puntando verso un ipotetico centro, trafiggendo l'agglomerato di pesci e uscendono dall'altro lato con le fauci ricolme di gloria.
Cacciatori astuti i delfini, ordinati, perimetrali, hanno il senso della posizione, fanno gioco di squadra, spostano la preda, la raggruppano in una direzione e quando arriva il momento giusto, zac! puntano al cuore da mille direzioni non lasciandole scampo.
Questa sarà la strategia della REYER come conferma oggi sulla Nuova il coach, esterni implacabili dal perimetro e non, lunghi affidabili a ciascuno dei quali è richiesto di fare semplicemente "il suo" come si dice.
Pare a tutti che, diversamente dall'anno scorso, le scelte operate in sede di mercato soddisfino pienamente le ponderate richieste dell'allenatore il quale a sua volta le ha formulate avendo bene in mente l'assetto che voleva dare alla squadra.
Questo significa che ognugno ha agito con senno e responsabilità e che quindi ognuno è pienamente responsabile delle scelte che ha operato. A volte capita infatti di sentir dire: ma io avevo chiesto altri giocatori...ma questo giocatore non lo volevo me l'ha imposto il presidente...gli abbiamo dato anche di più di quello che ha chiesto...
Niente di tutto ciò questa volta. Ci attendiamo molto, siamo curiosi, vogliamo vedere se e come il leone riuscirà a sbranare i pesci.
Federico

mercoledì 15 luglio 2009

Sognare oro granata?

L'unico imprenditore sportivo rimasto nel veneziano (Sior Umana) sta effettivamente costruendo una gran bella squadra. Da sogno, dice qualcuno. Sognare. Si, non c'è niente di più bello che sognare, perché è gratis, perché il sogno è comunque il modo più bello per immaginare il futuro, un futuro nel quale ci sia un posto anche per te. E quindi tanto vale sognare in grande, che misero e che spreco sarebbe sognare delle cosucce. Sognando non fai mai il passo più lungo della gamba.
E quindi iniziamo a sognare anche noi perché, mai come quest'anno, i sogni nascono da sonni sereni e frizzanti diversamente da quelli che avevamo iniziato a fare sull'Amata Unione VMFC. In quel caso i sogni di ritornare presto nel calcio di livello riposavano come decrepiti palazzi dalle fondamenta imputridite affogati nelle acque immonde di un lago saturo di cadaveri. Neanche avessimo passato la serata a mangiare quattro formaggi con salamino piccante e cipolle ed a guardare uno dopo l'altro i quadri più inquietanti di Goya.
Sogno una Reyer rock and roll che ci faccia divertire prima di tutto.
Sogno una Reyer fatta di reyerini che ci mettano il cuore su ogni palla e non un quintetto di reyeronzi (espressione gergale che sta per "damerini buoni più per la pubblicità che per lottare su di un parquet trasudante agonismo").
Sogno una Reyer che vinca (...ecchecazzo perché dobbiamo perdere?) .
Sogno una Reyer che sogni in grande.
Sogno una Reyer che non fallisca dopo la promozione in A1 (tié, fanc... anche alla scaramanzia)
Sogno un nuovo Taliercio, che lo costruisca l'ATER a questo punto!
Sogno, infine, di svegliarmi perchè come diceva Paul Valéry il modo migliore di realizzare un sogno è quello di svegliarsi presto.
Federico

lunedì 29 giugno 2009

Questione di prospettive

Il viaggio di avvicinamento all'atollo di Trawangan svelava di minuto in minuto la bellezza beffarda di quell'isola selvaggia posta in mezzo al mare quasi a sfidare la costa dell'isola maggiore. Da linea grigiastra, appena visibile sopra l'orizzonte, diventava ad ogni onda infranta dallo scafo del battello più verde, più rigogliosa, più nitida.
Riuscimmo appena ad intravedere le sagome dei portatori che ci attendevano a riva che il pilota con la faccia nera e gli occhi di pece iniziò l'avvicinamento alla riva voltando la barca di poppa.
Un caldo sincero e generoso, lontano ricordo di quell'umido tradimento che da noi si chiama estate (tzs... estate!...puttana afosa vorrai dire!) ci accarezzava il corpo e lo spirito, lasciandoci pregustare giorni piacevolissimi. Strepiti ed inutili grida per ormeggiare la barca e poi tutti con i piedi in acqua sgretolando quelle facce di cemento armato di grassi turisti svedesi ed olandesi che ancora non credevano ai loro occhi, quegli stessi occhi che si rifiutavano di scorgere un maledettissimo (e civilissimo) molo. Pensavo, in quegli attimi, che forse trafiggere il fondo del mare con dei pali di calcestruzzo non è poi così civile mentre camminare leggeri sul fondale sabbioso è gioia, gioia vivissima e gioia naturale. Quale freschezza salì dai piedi lungo le gambe e sù sù a ritemprare la schiena ed il collo una volta messe le caviglie in quell'acqua benedetta! E i ragazzini ci assalirono contendendosi i nostri bagagli e caricandoli sui carretti azzurri dipinti di fresco trainati da somarelli impennacchiati di bianco di blu di rosso e di verde per un viaggio che durò appena più di 1 minuto. Saettando sulla stradina di sabbia battuta non più larga di due carretti giungemmo quindi all'albergo. Posai il piede per terra, sentii il calore della sabbia polverosa reagire con la pianta ancora fresca per l'inaspettata abluzione. Guardai l'orizzonte che era tutto blu, turchese, azzuro e...mi parve di vedermi dall'esterno, di vedere il mio volto sereno e traboccante di gioia. Un indigeno se ne accorse, mi sorrise, mi salutò alla maniera dei balinesi congiungendo le mani all'altezza del volto e mi chiese se tutto ciò mi piacesse. Decisamente, risposi. Avrei voluto dirgli che ero felice per tutto ciò che avevo di fronte a me ma la verità era un'altra....si...non smettevo di rileggere queste poche parole "prima notizia ufficiale dal mercato reyer ed è un'ottima notizia: janicenoks ha firmato per la prossima stagione - Mittente: Calza- Inviato: 11:18:07 18/06/2009"...

lunedì 25 maggio 2009

Glorioso Venerdì

Per gli amici del blog e del gruppo che, anche se non scrivono, sappiamo ci leggono pubblico la new ripresa dal sito della REYER.

25/05/2009 - LA PASSIONE DEL REYER CLUB GLORIOSO VESSILLO
La passione per la Reyer non va in vacanza. Ne sono testimoni gli aderenti al Reyer Club Glorioso Vessillo che venerdì sera hanno celebrato la stagione sportiva orogranata da poco conclusa con una cena sociale svoltasi a Campocroce di Mogliano alla quale hanno partecipato, in rappresentanza delle due prime squadre orogranata, Giorgia Sottana per la formazione femminile reyerina, e il vice coach di quella maschile Alberto Billio. E’ storia recente quella del Reyer Club Glorioso Vessillo, sorto l’estate scorsa e del quale fanno parte una trentina di ragazzi e ragazze, quasi tutti trentenni, uniti dalla passione per la pallacanestro. Un gruppo di persone provenienti da un pò tutta la terraferma veneziana: da Mestre a Mogliano, da Marghera a Malcontenta, da Maerne a Martellago. Una passione che li porta a seguire con divertimento ma anche con spirito goliardico, sia la Reyer maschile che quella femminile. Per tutto l’anno è stato possibile vedere il loro vessillo appeso al Palasport Taliercio per le partite dei due team orogranata, seguite poi dal rituale ritrovo del mercoledì all’Irish Rover Pub di via Verdi, il cui gestore fa parte del gruppo, per commentare le sfide sportive. “Alcuni di noi inizialmente seguivano di più il calcio poi però da tre/quattro anni è passato a seguire esclusivamente il basket – dice Federico Rosset portavoce del gruppo – ma oltre alla passione c’è anche interesse per l’aspetto tecnico del basket. Basti pensare che abbiamo approfittato della presenza alla cena del vice coach Alberto Billio per farci spiegare un pò di tecnica e di tattica. D’altronde la storia dimostra che questa è una città di basket. Una città metropolitana che ha sempre avuto un grande interesse per questo sport e che non appena ha avuto un livello gradevole di pallacanestro, subito ha risposto. Sarebbe bello che il pubblico fosse ancora più caldo. Ma quest’affezione siamo certi che crescerà”. Particolare interesse il Club Glorioso Vessillo lo ha manifestato nei confronti della discussione sul nuovo Palasport, tanto che il gruppo si è detto pronto ad una raccolta di firme a sostegno dell’ipotesi della realizzazione nella location dei Pili, all’inizio del ponte della Libertà. “La nostra posizione è assolutamente in sintonia con le ambizioni, della società Reyer – continua il portavoce del gruppo - si capisce che quello della Reyer è un progetto a lungo raggio che noi condividiamo. In quest’ottica è irrinunciabile la realizzazione del nuovo palasport. Per quello che sappiamo l’idea di Brugnaro di realizzarlo ai Pili è molto interessante, non solo per il valore simbolico che avrebbe farlo lì, a metà strada tra Venezia e Mestre. Se un presidente è disposto a fare una cosa del genere va appoggiato. Non vorremmo che si ripetesse quello che già si è visto con il calcio. Senza entrare in polemica con chicchessia, se servirà a smuovere le acque per dare una prova di quanto la città ci tenga, siamo pronti anche ad una raccolta firme”. E mentre impazza il “fanta-basket” con le varie ipotesi, vere o presunte, l’augurio del Club Glorioso Vessillo è quello di continuare a vedere del bel basket. “Cosa ci auguriamo per l’anno prossimo? Due bei campionati, senza l’ansia della vittoria a tutti i costi, vogliamo soprattutto due squadre che giochino bene. L’importante per noi è che continui questo progetto a lungo termine che la società sta portando avanti, lavorando tanto anche sulle giovanili come già si sta facendo. Il nostro sincero ringraziamento va a Brugnaro alle squadre e allo staff per l’impegno che ci stanno mettendo. Si vede che quello che si sta facendo nasce dal cuore”.

Federico \+/

martedì 19 maggio 2009

La lettera d'invito al presidente...

Mogliano Veneto, 18 maggio 2009

Preg.mo dott.
Luigi Brugnaro
Presidente Reyer Venezia

Illustre Presidente,
per ogni tifoso reyerino questa stagione ha rappresentato un’importante conferma sportiva ed un naturale incoraggiamento a continuare a credere, assieme a Lei, in uno splendido futuro in cui la REYER Venezia giochi da protagonista nella massima serie, italiana ed europea.
Per rappresentarLe il nostro sincero ringraziamento desideriamo invitarLa alla cena che il Glorioso Vessillo, nel consueto stile informale e spensierato che ci tiene uniti, sta organizzando venerdì 22 maggio alle ore 20.30 presso l’Osteria da Giovanni a Campocroce di Mogliano Veneto.
Le sarà forse giunto all’orecchio che, per quello che ci è stato possibile fare, abbiamo seguito tanto la formazione maschile quanto la formazione femminile e saremmo grati a Lei ed alla Società se volesse estendere l’invito anche ad un giocatore e ad una giocatrice per restituire anche a loro un po’ di quell’entusiasmo che, dal parquet di gioco, ci hanno trasmesso nel corso di questo splendido anno sportivo.
Scusandoci per l’esiguo preavviso con il quale Le rivolgiamo questo invito e sperando di poterLa avere come nostro gradito ospite assieme a due atleti reyerini La ringraziamo per l’attenzione e La salutiamo cordialmente.

f.to F.R.

giovedì 14 maggio 2009

E il coach?

Molto si è scritto sulla truppa ma poco si è detto finora sul destino dello Stato Maggiore. Superfluo stare a discutere del livello strategico, più utile soffermarsi sul colonnello, sull'allenatore, sul piano tattico quindi, visto che non credo che Bizzozi abbia l'ultima parola su quello strategico.
Da quando Dalmasson è stato tolto dalla panchina e messo dentro alla mascotte leonina è indubbiamente migliorato il gioco in campo. Non abbiamo assistito al passaggio dal paleolitico al neolitico del basket, ma almeno al mesolitico ci siamo arrivati.
Già per il fatto che Bizzozi usi la lavagnetta per uno come George deve aver rappresentato un grosso aiuto. Bizzozi li ha fatti giocare meglio, lunghi meno perimetrali, cambi programmati e non "isterici" e soprattutto ha potuto fare delle scelte importanti libero da condizionamenti affettivi (per esempio lasciare sistematicamente in panchina un Causin tutt'altro che ispirato fino alle ultime 3 partite è stata una scelta che Dalmasson non avrebbe fatto).
Non mi sento di dire male di Bizzozi quindi, anche se è stato generosamente aiutato da Kristaps, però mi guarderei comunque in giro. Per esempio leggo oggi che a Vitucci dopo i play off scade il contratto che lo lega ai mangiaradicchio e che è stato chiamato da Recalcati per un breve passaggio in nazionale. E' pur vero che questo nome sembra il nome dei miracoli, della serenissima rinascita, tanto da risultare un poco stucchevole però mi sentirei di consigliare a Brugnaro di corteggiarlo un poco...
Federico \+/

mercoledì 6 maggio 2009

Scrivi alla RAI...telecronaca partigiana!

Ho visto la partita delle fie e devo dire che la pallacanestro femminile è veramente bruttina quando si trovano due squadre che giocano così male. Comunque la cosa che mi ha colpito è stata la telecronaca piuttosto partigiana da parte dei due commentatori. Invito pertanto a seguire il mio esempio, scrivete numerosi (...vabbé) alla RAI (ecco il link dal quale scegliere ScriveR@i. ) http://www.contattalarai.rai.it/eservice_ita/start.swe?SWECmd=Start&SWEHo=www.contattalarai.rai.it e chiedete semplicemente (e pacatamente) una cronaca più equidistante e non evidentemente sbilanciata (seppur senza dichiarazioni eclatanti) come quella di ieri a svantaggio di Venezia.
Non che la telecronaca aiuti le ragazze in campo, ma siccome il canone lo paghiamo tutti (o quasi e, semmai, quel quasi ha una certa distribuzione geografica...) è giusto pretendere un commento tecnico all'altezza.
Ciò detto la Hayden vista ieri è forse peggio di George.
Federico \+/

lunedì 4 maggio 2009

E i fioi?

Ho visto che in Lega2 in qualche occasione il vice allenatore è anche responsabile del settore giovanile. Anche nel nostro caso è così, Billio oltre che vice di Bizzozi è anche responsabile dei fioi. Presumendo che siano entrambi professionisti, che si parlino piuttosto spesso e che facciano il loro lavoro per il meglio (cose di cui nessuno ha motivio di dubitare) la conclusione che vien spontaneo trarre è che non ci sono giovani all'altezza da buttare dentro.
Veniamo da anni bui è vero, l'ambiente REYER ha ri-iniziato a pensare in grande da molto poco e anche questo è vero. Io spero, lo spero proprio, che quest'anno almeno un ragazzino salti fuori, sarebbe un bel segnale per l'ambiente cestistico visto che quest'anno l'unica cosa fatta è stata in senso contrario (Prandin).
Purtroppo nell'ultimo capitolo d'El Calxamercato, che potrebbe essere essere stampato e spedito con raccomandata A/R alla REYER come Memoranda 2009/2010 e che ha il pregio di essere fatto con la testa (con poco cuore ed ignorando il fattore "denaro" perché nessuno può sapere quanto voglia spendere il Bruce Wayne di Spinea), l'unico è l'ottimo Ceron, primo ad attendere sullo zerbino dell'olimpo Serenissimo.
Federico \+/

mercoledì 29 aprile 2009

Addio per sempre al Basket Club MESTRE?

Vi siete mai chiesti come nasce una squadra? Tema banale? Forse, portate pazienza. Poco o nulla è nato a tavolino, in modo predeterminato. Il più delle volte un gruppo di amici (novizi, reduci da infelici avventure sportive, sbandati di società fallite, cacciati da altre squadre, avventurieri...) raggruppa alcuni conoscenti, poi trovano uno sponsor ed un allenatore e fanno nascere la Boiatitaossi Rugby Club (per esempio).
Ci possono essere differenze nel livello di posizionamento iniziale chiaramente, cioé un conto è che ci troviamo mi, El Calxa, Eros, Enrico ed Erino con sponsor Minto Pneus e un contro è che si trovino Dalipagic, Vitucci, il figlio di Dan Peterson, una ex stella NBA e Dino Meneghin sponsorizzati dalla Apple, ma il concetto è lo stesso. Ed è questo. Le squadre nascono per giocare. Piano piano alcune si caratterizzano perché giocano in un certo modo e per quello che rappresentano (città, quartiere, santo patrono, eroe, concetto astratto, benemerito scomparso ecc.) . Si creano relazioni con i genitori, i parenti e gli amici, i sostenitori. Se le cose vanno bene s'interessano anche il sindaco e l'assessore allo sport, magari compare un gruppo di tifosi...insomma la presenza della squadra in città o nel quartiere comincia ad essere nota ai più e molti soffrono o gioiscono a seconda che la squadra vinca o perda.
Se questa realtà scompare è una perdita per tutti. Nel nostro caso è scomparsa una grande realtà sportiva oltre che cestistica ed è scomparsa prima dalla massima serie, poi anche dalle serie minori ed infine, con la consegna dei cimeli, anche dalla memoria.
Non so se in futuro qualcuno si muoverà per rifondare una pallacanestro mestrina e non so, se ciò avverrà, se sarà per motivi sportivi o per motivi "politici". Con il calcio si è provato a rifondare il Mestre dopo la fusione e, sfiorata la promozione in C1 contro la Triestina, tutto si è dissolto amaramente. Ma il gonfalone del calcio mestrino ha trovato nuovi alfieri in due squadre in eccellenza (Mestre e Mestrina) ed una in promozione (Edo Mestre). Chissà se per la pallacanestro sarà la stessa cosa. Una cosa non trovo giusta: consegnare i propri premi ad un'altra squadra non ha senso. Il Basket Club MESTRE rimarrà sempre altro dalla REYER Venezia.
Federico \+/

martedì 28 aprile 2009

All's well that ends well!

Dan Peterson direbbe senz'altro così (certo, dopo aver elogiato grande cuore di REYER ) ed in fin dei conti non gli si potrebbe dare nemmeno torto.
Del resto se fossimo arrivati ai play off sarebbe stato un premio troppo grande alla luce della pressoché totale mancanza di stabilità psico-fisica di questa squadra.
Archiviamo questa stagione quindi e pensiamo al futuro che nella mia lingua si scrive futuro ma si legge Janicenoks.
Questo è il periodo più bello dell'anno per dare sfogo ai propri desideri. Possiamo costruire la REYER che vorremmo, come la vorremmo.
Speriamo che chi caccia la grana però si ricordi di una cosa: a Frankenstein ti pol métarghe £a tera in volto, schissarghe i punti neri, slongarghe i cavei, farghe e dresse, netarghe i pìe, farghe ordine in boca, improfumarghe i scagi...ma sempre mostro resta...a word to the wise is enough (direbbe Dan Peterson).

lunedì 16 febbraio 2009

Boia mondo ladro e varesino!

Varese boia! Non c'é nulla da fare. Ci hanno fregato due volte. Questa volta però la partita era veramente strameritata. Abbiamo giocato meglio, abbiamo giocato da padroni in casa dei padroni del torneo, ma alla fine, e quando dico alla fine più fine di 66 centesimi di secondi non si può, ce l'hanno messo in pettegolo di brutto. Che fare? Fare il fallo per obbligarli a tirare i liberi e gestirci l'ultima azione? Oppure fare come si è fatto? Del resto Gergati era marcato, l'uomo c'era, non si può dire che abbiano giocato con leggerezza, è stato fortunato ed audace il buon Gergati. L'azione prima, la penetrazione di Galanda, i tiri liberi sbagliati, la foga di George, lì bisognava rimediare.
Pazienza.
Per quanto riguarda il capitolo trasferta tutto tranquillo a parte qualche screzio finale con le scimmie varesine che si risvegliano solo alla bomba di Gergati. Palazzetto grande ma orrendo, noi in una gabbia di plexiglass, ci fanno arrivare in questura e tutti su di un pullman unico. Tutto bene comunque. Era da tempo che non vedevano un pubblico come quello oro granata in quel buco di m***a. Noi una bolgia, amplificata a nostro vantaggio più che altro. Lo si è capito quando cantando a squarciagola un adagio barocco come VARESINO CANE BASTARDO loro si sono girati appena. Non ci sentivano molto. Eravamo belli però e ci ricorderanno a lungo.
Meini ha sbagliato 3 bombe ed un arresto e tiro di fila, un po' troppo. Grandi Jani, Buga e Romba. Farioli bene in difesa. George inventore e migliore interprete del Basket Circense. Ora un dettaglio serio. Quando in queste occasioni ti fermi in autogrill a mangiare o a bere qualcosa l'occhio automaticamente e drammaticamente guarda dall'altra parte dell'autostrada e la tua mente non capisce come sia possibile morire di qua o di là dell'autostrada.
Pace.

martedì 10 febbraio 2009

RAGAZZI CHE CU...ORE!!!!

Cuore orogranata! Il Vecchio / Cuore / Orogranata, come si canta nelle curve reyerine funziona benone. Il cuore è il motore del corpo, ed ecco che ci consente di tenere ritmi elevati. Il cuore è generosità, ed ecco una prestazione generosissima di tutta la squadra Rombaldoni, Bonora e Janicenoks su tutti. Cuore è bonta d'animo, ed ecco che, buoni come il pane, non diamo mai la zampata finale e teniamo gli avversari in gioco fino alla fine.
Questo cuore orogranata batte forte e ci lascia ben sperare. Rombaldoni impressionante, presente dappertutto. Bonora grande partita difensiva ed ordine militaresco. Janicenoks è l'uomo con il coniglio nel cilindro, che sia la bomba, la palla rubata, l'assist elegante.
Male Causin, ma che gli è successo? Male Carrizo, timido per il suo standard. George a corrente alternata tra lo stratosferico ed il pasticcione, anche se decisamente più stratosferico che pasticcione ultimamente. Buga sotto canestro pesa, se riesci a spaccarlo in due dentro ci trovi un fossile da quant'é roccia.
Grande squadra domenica. Unico appunto, fiacchiamo l'avversario, bracchiamolo, togliamogli il fiato e quand'è ora affondiamo le zanne nella gola della preda e stringiamo le mandibole d'acciaio ad occhi chiusi fino a che la preda cessa di dibattersi. I Leoni fanno così per sopravvivere.
Federico

venerdì 6 febbraio 2009

ANCORA GUAI PER IL RBCT, FUORI ANCHE EL CALXA

Per alleggerire la tensione accumulata assecondando i battiti sincopati del nostro cuore oro-granata qualche notizia flash dal R.B.C.T.
MOGLIANO VENETO. L'uragano Sfeeg si abbatte sul litorale veneziano e devasta i cocci del R.B.C.T., non si contano più i danni. In questo momento tutti e quattro i giocatori del Reyer Block Ciaspa Team sono infortunati. E' di ieri sera infatti la notizia che anche El Calxa, l'ultimo dei sani (in realtà il primo ad infortunarsi ed il primo a riprendersi n.d.r.), ha dato forfait a causa di una forte contusione al tendine d'Achille. In attesa di saperne di più auguriamo all'aletta veneziana dalla manina calda (ricordiamo il giudizio di Dan Peterson su di lui: El Calxa? l'unica ala piccola italiana in grado di masturbare i dobermann di Higgins senza farsi sbranare! Feee-nooo-meee-naaale!) pronta guarigione. Al Calxa si aggiungono Ciaspo, il pivot di Mazzocco è ancora alle prese con una ridicola tendinite al ginocchio destro, Eros il play ex Favaro trattenuto dal permanere del dolore alla spalla destra (che gli valse 2500 € di multa dalla società) ed infine Enrique Volvovitz, il Toro di Asuncion che ha gettato la caviglia sinistra nel bidone dell'umido assieme agli avanzi di Carrizo, suo compagno di baldoria nelle notti veneziane. Nessuna luce alla fine del tunnel, l'alba di un nuovo giorno è ancora lontana.(f.r.)

lunedì 2 febbraio 2009

REYER Venezia - Scafati Basket 98 - 92. Prima il George che ti aspetti poi la piacevole sorpresa...

Prima di tutto è stata una bella partita e tutto il pubblico si sarà senz'altro divertito nel vedere le evoluzioni ginniche di Otis George, autore di un'ottima prestazione di corpo libero oltre che di pallacanestro (17 punti e 17 rimbalzi).
Qualche considerazione di carattere generale. Quando gochiamo veloci, quando aggrediamo l'avversario, riusciamo ad avere davvero una bella marcia in più che ci porta punti, morale e bel gioco. Però a loro è bastato cambiare la difesa a zona per mandare in confusione le nostre linee di attacco. Su questo si dovrebbe lavorare.
Finalmente dopo un bel po' di tempo dominiamo nei rimbalzi grazie ai 17 di Otis, prezioso soprattutto in difesa.
Sta crescendo molto tutto il pacchetto nuovi acquisti più Carrizo. In preoccupante calo le prestazioni di Causin, Alberti e Farioli. Rombaldoni fa strettamente il suo.
Rispetto a Brindisi si è vista maggiore determinazione, vera benzina che fa correre questa Reyer, davvero una gran bella macchina con il serbatoio pieno.
Bizzozi ha preparato bene la partita dal punto di vista dei giocatori a referto, azzeccata la maggiore mobilità di George a dispetto della stazza di Bouagieff. Non so cosa accadrà con Soresina che può schierare Cusin, centro da 211, e Basei, in rincalzo, centro da 207.
Inoltre il loro Troy Bell ha fatto un 49/125 da 3 cioé il 39.2% fino ad ora, mentre il temuto Davis di ieri ne ha tirate 54/143 per un 37.8% e il paragone tiene visto anche l'elevato minutaggio. Sarà il caso di stare più "sotto" a gente così.
Ovvio, mercoledì sarà più difficile visto anche che l'occhiata data alla classifica non ci lascia certo dormire sonni sereni. Ma, si sa, nulla è impossibile per questa REYER.
Federico

mercoledì 28 gennaio 2009

Contro il camomil-giornalismo reyerino

Le passioni di una città trovano generalmente eco sulla stampa che le registra, le amplifica e le fa diventare notizia attraverso un processo di identificazione/dissociazione.
Credo si possa affermare senza paura di essere smentiti che la nostra stampa locale sia molto propensa a portare la voce (rassicurante) della Società.
Fare giornalismo nello sport, si sa, non è come fare il commentatore della politica estera o il cronista della nera. I giornalisti sportivi sono tifosi, sanguigni, partigiani e innamorati e gelosi. Soprattutto in uno sport come la pallacanestro, dove i numeri sono tanti ed hanno di per sè grandissima eloquenza, fare i semplici cronisti non serve proprio a nulla.
Invece leggiamo buone cronache prive di trasporto emotivo però, leggiamo interviste a Causin/Bizzozi/Bougaieff/George in cui vengono dette sempre le stesse cose, intuiamo sempre l'intento di dare ragione alla Società (che è quella che detiene i meriti per il fatto che siamo dove siamo, nessuno lo nega).
Non ho ricordo di una carta stampata che abbia ripreso dalle colonne della Nuova o del Gazzettino il grande malumore nei confronti di Dalmasson. Su Bonora e su George i nostri commentatori sportivi dovrebbero dare un giudizio da tifosi innamorati oltre che da tecnici del catasto. Senza offedere o ledere la dignità dei professionisti che scendono sul parquet si dovrebbero comunque esporre. Ci dovrebbero dire che Bonora a noi non serve a nulla, che di George non sentiremo la mancanza, che la formula degli abbonamenti è stata una cappella, che di adottare un tifoso non ce ne frega niente, che quel cacchio di 5° fallo di Alberti a Brindisi non c'era (o c'era?).
Mi pare invece che stiano riflettendo in tutto e per tutto lo stile societario, quello che dice bravi i giocatori che si impegnano, grazie al pubblico che ci sostiene, l'importante è vincere tra le mura amiche, stiamo lavorando per la REYER del futuro...
Insomma, il giornalista sportivo deve anche incazzarsi ogni tanto e trasmettere dalla pagina dello sport gioia quando si vince, stima quando si perde bene, ma anche DELUSIONE quando si rischia di buttare via un campionato giacché, a fine campionato dire : "Ahi ahi ahi se fosse andata bene quella partita a Brindisi o il canestro sulla sirena di Carrizo (neanche a farlo apposta) con Varese...", xe boni tutti.
Federico

lunedì 26 gennaio 2009

Newbasket Brindisi - REYER Venezia 86 - 84 d.t.s.

Nel giorno del 22° anniversario dei 70 punti di Dražen Dalipagić nella partita vinta dalla Giomo Venezia contro la Dietor Bologna nel 1987 (107-102) la REYER è stata chiamata ad un ben più misero appuntamento con la storia dello sport.
Partita giocata quasi sempre punto su punto, giochiamo tutto sommato benino, un Carrizo sorprendente va ben al di là della sua utile incoscienza e un George francamente ininfluente sembra ancora con la testa in tribuna.
Decisivo il tecnico alla panchina di Brindisi per farci rientrare in partita da un possibile -10 e decisiva la nostra scarsa determinazione sul +8, massimo vantaggio REYER nel 4°/4° che poteva dare la decisiva mazzata ai brindisini.
Arbitri e tavolo hanno dato il loro piccolo/grande contributo.
Una cosa mi è rimasta sul gozzo però...avrei tenuto dentro Causin, non lo avrei tolto se non per farlo rifiatare. Aveva dimostrato di sentire molto la partita che probabilmente evocava in lui i bei ricordi della passata stagione [finale melodrammatico] quelli che, come quel 25 gennaio di 22 anni fa, non torneranno mai più.
Federico

giovedì 22 gennaio 2009

Si, va bén, sémo un bel pubblico però...

... 'i ne 'assa fòra! Senza il nostro fondamentale (e corretto) sostegno sarebbe molto più difficile trovare la giusta grinta e motivazione però... 'i ne 'assa fòra...
Niente di drammatico per carità, non vorremmo neanche passare per dei pettoloni, però per una volta che giocano con una squadra della massima serie che potremmo anche battere, visto che la Snaidero Udine è ultima, non ci fanno entrare.
Poi la giustificazione è bella sarà occasione per testare diverse possibili soluzioni e per questo la società ha deciso che l’amichevole si giocherà rigorosamente a porte chiuse si legge sul Gazzettino (che copia quasi integralmente il comunicato della Reyer). Magie*, alchimie? Bonora centro e Bougaieff play? Cosa staranno mai escogitando? Temono che venga svelata la vera identità di EuLeo Dalmasson? O hanno paura che vengano delle spie da Brindisi mascherando l'accento "Fozza Reyer! Mimmoggari chebbén cheggiòga 'shta shquadra! Fozza Càusin! Dai, giò, ghezborro, fazzémo el Poppe!"
Vabbé dai, legittimo, però per una piazza assetata di basket com'è Venezia oggi anche questo appuntamento poteva aiutare a creare clima ed entusiasmo.
Federico
* a proposito di Maggia? Chiaroveggenza? o forse... guardatevi questo mitico sketch del Mago Oronzo http://it.youtube.com/watch?v=mYOhkul15lI

mercoledì 21 gennaio 2009

L'Umana società più disciplinata al termine del girone d'andata.

Dal sito ufficiale della Legadue:
"20/01/2009 18:34 - L'Umana Venezia è la società più virtuosa del campionato di Legadue al termine del girone d'andata. La società del presidente Brugnaro, infatti, non ha avuto nessuna sanzione di nessun genere, dimostrando grandissima correttezza in campo e sugli spalti, durante le prime 15 giornate di campionato. Altra società senza sanzioni al termine del girone d'andata è L'Edimes Pavia, che però ha avuto due ammonizioni ufficiali da parte degli arbitri. Al terzo posto la Prima Veroli con 333 Euro di multa e una ammonizione. Ricordiamo che la classifica della Coppa Disciplina tiene conto di tutte le sanzioni, multe, squalifiche comminate alle squadre durante il campionato. "

lunedì 19 gennaio 2009

REYER Venezia - Pallacanestro Reggiana 74 - 63. Pallacanestro o teatro sperimentale?

Dolore? Disgusto? Rassegnazione? Maravegia? Emozioni. Quando è nato, il teatro sperimentale aveva lo scopo di suscitare emozioni nello spettatore. Non era raro uscire da un teatro degli anni '60 e commentare: "che noia!" o addirittura: "che schifo!" Beh, non sempre era un evento spiacevole, spesso era voluto, era proprio l'obiettivo del regista (di quelli meno paraculo) che intendeva mettere in scena un'opera con l'intento di far provare emozioni forti, e soprattutto le emozioni che voleva lui, al pubblico.
Ieri al Taliercio mi sono sentito parte di una ben orchestrata pièce teatrale. Ho attinto a tutta la mia riserva personale di emozioni. Dallo stupore per l'inizio-bomba ad un abisso di smarrimento, dalla pietà per quelle 5 anime del purgatorio che vagavano disperate per il parquet alla rabbia per la banalità di alcuni errori imperdonabili a dei professionisti maturi, dall'incertezza della rimonta all'euforia per la vittoria.
Insomma alla fine devo dire che il regista è stato molto abile, mi ha tenuto in pugno, ha dominato le mie emozioni e poi mi ha magnanimamente concesso la gioia della vittoria.
Ieri sera sono stato a teatro. La Reyer? Non so, aspetta che guardo sul televideo...
Federico

venerdì 16 gennaio 2009

Chi sa gestire un testacoda?

Pallacanestro Reggio Emilia - REYER Venezia, praticamente un testacoda. Per reagire ad un testacoda, si sa, bisogna controsterzare e cioè riallineare le ruote nel senso di marcia per contrastare la derapata.
Vietato sbandare, vietato pasticciare, vietato distrarsi, quindi. Servono concentrazione e disciplina, per tutti i quaranta minuti di gioco, in attacco ed in difesa. Certo, sappiamo tutti che rimanere concentrati per 40 minuti sul parquet non è facile, no semo miga in biblioteca, ma dobbiamo fare così.
La qualità di certo non manca, l'allenatore è buono, il pubblico c'è. Basta scendere in campo concentrati, determinati e marciare uniti nella medesima direzione. La vittoria.
Federico

lunedì 12 gennaio 2009

REYER Venezia - Dinamo Sassari 70 - 69. Mah...

Vista la prestazione dei nostri beniamini la tentazione di continuare a scrivere sui blockers sarebbe forte, però i nostri cuori si inteneriscono almeno di fronte alla vittoria. Ottenuta con una sferzata di orgoglio nella quarta frazione (quella in cui Janicenoks è stato lasciato libero di spendere il suo talento) questa vittoria ci dà morale e un goccio di autostima in più.
Carrizo (tenuto nella squadra più che altro perché testimonial della marca di abbigliamento della REYER) ieri ha dimostrato per lo meno di essere un uomo coraggioso. Quei due passi indietro palleggiando a 15 secondi dalla fine facendo capire che si sarebbe preso lui la responsabilità dell'ultimo tiro hanno detto molto sul carattere dell'uomo e del giocatore. Quel canestro da tre punti, tentato in faccia alla sorte abbastanza spietata con lui fino ad allora, fa di lui il match winner della serata. Spazio ai vostri commenti...
Federico

venerdì 9 gennaio 2009

Tempesta di infortuni per il REYER Block Ciaspa Team

Aspettando i sardi, prossimi avversari del sodalizio sportivo veneziano, allentiamo la tensione con una notizia assolutamente superflua.
Si allunga la lista degli infortunati del REYER Block Ciaspa Team. Ad oggi quattro blockers sui cinque del roster titolare sono alle prese con imprevedibili e fastidiosi malanni. Rientra da due settimane di forzato riposo El Calxa, colpito da stimmate esplosive che hanno sfigurato i piedoni dell'ala veneziana. Buon match per lui, molta grinta, molti rimbalzi, mano vellutata.
Guai invece per il play americano Heroes, infortunatosi ad una spalla sulle piste del Comelico mentre cercava di evitare lo scontro con un imprudente ragazzino. Il gesto eroico non gli è comunque valso a molto dal momento che la società ha annunciato che gli comminerà una sanzione pecuniaria di 1000 Euro per aver messo a rischio la sua integrità fisica senza autorizzazione.
Brutta avventura anche per la guardia paraguaiana Enrique Volvovitz, nuovamente vittima di un infortunio alla caviglia sinistra. Dopo un buon inizio di partita durante il Basket Thursday Evening Show, che vedeva i blockers opposti ad una selezione della bassa trevigiana, il Toro di Asuncion si è schiantato in post basso contro il muro avversario. Caviglia sinistra KO (delle dimensioni di un mapo, racconteranno poi i compagni) e tre settimane di tribuna per lui.
Infine il pivot di Mazzocco, Ciaspo, portando una difesa aggressiva sull'ala avversaria, pianta il piede destro in un getto di cemento e teletrasporta il resto del corpo altrove. Risultato? Infiammazione al tendine femorale posteriore ed 1 mese di stop da trascorrere in compagnia di quintali di argilla verde.
Inizio di anno molto duro per i blockers.
Federico

mercoledì 7 gennaio 2009

PalaUmana, PalaREYER schivando la Disney e sgasando l'Heineken

Dalla Nuova Venezia di oggi si apprende che il Quadrante Tessera non prevede il palazzetto dello sport. Questo si evince non tanto dalla mancanza della dicitura palazzetto dello sport nell'area limitrofa al nuovo stadio (è in previsione un'arena sportiva/area spettacoli) ma dalla mancanza di uno strumento finanziario appositamente predisposto.
Ci viene infatti detto che tutto il circo Quadrante Tessera con lottizzazioni e cemento annessi sono stati messi in piedi per rendere sostenibile la costruzione del nuovo stadio e del casinò. Per la costruzione del palazzetto bisognerebbe lasciare che i privati aumentassero la cubatura, immagino, almeno di un 50% cosa che porterebbe il cemento nell'area verde sul Dese. Impossibile. La morale della fiaba è che, quasi per certo, il comune NON costruirà il palazzetto con i nostri soldi.
Il che è in realtà...incoraggiante.
Sarà, se mai si farà, con tutta probabilità Brugnaro a metterci i dindini. Il Comune gli dà la terra (area spettacoli del Quadrante) e lui ci costruisce il PalaUmana. Perfetto. Più remota, come dicevo, l'ipotesi Brugnaro mette la terra (i Pili) ed il Comune costruisce il PalaREYER.
A mettere a rischio la prima e più percorribile soluzione, però, irrompono Birra e Paperoni. Sempre sulla Nuova di oggi si apprende che sull'area spettacoli sbavano come lupi affamati la Milano Concerti, che vuole costruire con la francese Zenith un'area per ospitare le prossime 1500 edizioni dell'Heineken Jammin' Festival, e la Disney che vorrebbe costruire una Disneyland in salsa lagunar-serenissima.
Ordine per cortesia! Quella della Disney sembra una paperinata, quella di Milano Concerti anche (non credo che vogliano trascorrere il resto della loro vita a Tessera) .
Quindi?
Io scommetterei sulla prima. Il palazzetto si farà nei prossimi 5/7 anni, sarà a latere dello stadio, si chiamerà PalaUmana e sarà costruito con i soldi di Brugnaro.
Di una cosa sono certo, noi che amiamo la Birra Moretti chiara/rossa/doppio malto non entreremmo mai in un PalaHeineken.
Federico

lunedì 5 gennaio 2009

Chi ben comincia è a metà dell'opera...

Un titolo così consente di preconizzare in molti modi il 2009 reyerino.
Potremmo interpretarlo alla lettera. Si, perché segni positivi ce ne sono. Jani dice che la pausa natalizia doveva consentire di studiare nuovi schemi di gioco. Giusto e vero, perché pare che così sia stato. Sembra che a Casale abbiano giocato benone, punto su punto, tanti rimbalzi, agonismo e voglia di giocare.
Potremmo interpretarlo in senso ironico. Già, inaugurare una serie positiva a fine anno e perdere la prima del 2009 non porta proprio bene...
Io voglio crederci. Sarà una lenta crescita, ma non sarà una riscossa come quella dello scorso campionato.
Dalla zuppa orogranata di dicembre, nella quale gli ingredienti erano tutti mescolati ed inditinguibili, alcuni ingredienti sono ora meglio riconoscibili:
- una guardia da 19 punti a partita, Janicenoks
- un vero centro, riferimento per l'attacco e totalizzatore di punti e rimablzi, Bougaieff
Siamo invece ancora alla ricerca di un play e mi sa che (tra infortuni dell'uno e dell'altro) ci faremo tutto l'anno con la triplice turnazione Bonora/Rombaldoni/Meini.
Per gli altri ruoli quello che abbiamo è sufficiente per finire l'anno in categoria.
Non credo che Bobo Prandin legga questo blog, tuttavia nessuno lo aveva dato in partenza nel nostro sondaggio. Ora si ritrova a Fidenza, meglio per lui in fin dei conti. In bocca al lupo e a presto.